Luz en lo oscuro
Giornate di studio e pratiche intorno al libro Luz en lo oscuro di Gloria Anzaldua
a cura di COMPOST gruppo di lettura in collaborazione con Diaria, Didattica arte ricerca azione
presso l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, Palermo
Compost è un cerchio di lettura che si incontra dal 2019. Nell’ultimo anno abbiamo letto ad alta voce, pagina per pagina, Luz en lo oscuro della scrittrice chicana Gloria Anzaldua. Grazie alla lettura condivisa questo libro ha toccato le nostre vite e ci ha insegnato pratiche di mestizaje che aprono crepe nella norma.
Vi invitiamo a confrontarci su un orizzonte politico che iniziamo a delineare a partire da alcune domande.
Viviamo tempi di guerre e pandemie. I posizionamenti alleato-nemico contagiano gli ambienti di vita e di movimento in modo sempre più pervasivo.
Il ricordo della negoziazione e della ricerca di un comune sentire è così sbiadito. Stiamo solo con quelli che la pensano allo stesso modo per invocare Giustizia e consolare l’animale politico che c’è in noi.
Quando abbiamo smesso di parlare con chi è considerato nemico?
Quando abbiamo iniziato cautamente ad evitarci mentre l’astio non faceva che crescere?
Possiamo avvicinarci? Andare all’ in-contro coraggiosamente, opporci senza volontà di annientare?
Siamo tutte ferite. Come connetterci le une alle altre attraverso la ferita che ci ha alienate?
Eventi traumatici causano lacerazioni e disorientamento, eppure possono fungere da processi iniziatici verso la guarigione-conocimiento, intesa come ricomposizione a seguito di uno smembramento.
L’atto di immaginare cura e dà vita a una coscienza non binaria, ibrida, molteplice: siamo compost di storie, lingue e desideri diversi, coesistenti, talvolta contraddittori, talvolta in conflitto.
Percepire la realtà da angolature opposte ci fa muovere nella tensione continua – e mai nella sintesi – tra luce e oscuro, sonno e veglia, conscio e inconscio per risvegliare la memoria perduta. La creatività permette alle epistemologie dei sogni e dei sensi di espandere la coscienza e vedere nei corpi geografie in divenire.
Questo spazio liminale del nostro divenire continuo, Gloria Anzaldúa propone di chiamarlo nepantla, riprendendo una parola dell’antica lingua azteca. Stare nel nepantla, abitarlo è un esercizio che ci riguarda in quanto comunità politiche.
Programma
venerdì 7 giugno
ore 18-20.30
Lettura ad alta voce di pagine scelte da Luz en lo oscuro e cerchio di parola a cura di Compost
sabato 8 giugno
ore 10.00 – 18.00
Workshop a cura di Alexis Suárez Rodríguez e Laura Strack
Alexis Suárez Rodríguez traduce l’approccio po-etico della scrittrice chicana in una pratica di storytelling partecipativo. Il laboratorio è un invito a sperimentare il racconto di sé in uno spazio che celebra anche forme antiche e arcaiche del narrare. Il workshop è adatto a tutt* ed esplora diversi aspetti dell’opera di Anzaldúa per iniziare a onorare e trasgredire le frontiere che ci abitano.
Alexis Suárez Rodríguez antropologo, attivista queer e lavoratore culturale.
Laura Strack, traduttrice e ricercatrice indipendente.
Per informazioni sul workshop e prenotazioni:
diariapalermo@gmail.com
3287640689